Questi sono tutti esempi di problematiche di tipo meccanico dovute all’allentamento e conseguente rottura della vite di connessione fixure-abutment . Le forze masticatorie verticali e laterali, con il tempo se non trovano una situazione di forze bilanciate si andrà incontro a svitamento o perdita della vite di serraggio, frattura della vite di serraggio, perdita di ritenzione della sovrastruttura protesica, frattura dell’abutment, frattura dell’impianto, frattura della struttura metallica della corona e frattura della porcellana. tra le complicanze meccaniche, la più frequente è lo svitamento della vite di serraggio. Questa problematica è strettamente legata alla stabilità della giunzione a vite, che a sua volta dipende non solo dal torque d’avvitamento, ma anche dall’adattamento tra impianto e vite di fissaggio del moncone. Lo svitamento inoltre comporta, come conseguenza, anche un aumento dell’incidenza delle fratture della vite stessa. L’allentamento della vite è dovuta al progressivo aumento delle sollecitazioni sull’interfaccia impianto-spalla-vite che porta al decremento del precarico (forza di connessione al momento dell’avvitamento iniziale). Tutto ciò porta all’apertura dell’interfaccia fixture-abutment e alla presenza di dannosi e fastidiosi movimenti rotazionali del carico protesico. Affinché il giunto della vite possa essere stabile, bisogna che vi sia stato, in fase di proggettazione un precarico adeguato, che ci sia una notevole precisione nell’adattamento delle componenti di accoppiamento dell’impianto e che l’interfaccia impianto-pilastro goda di un adeguato bilanciamento dei bracci di leva. Quando le sollecitazioni occlusali superano il limite di deformazione plastica del materiale della vite, si arriva alla frattura della stessa.

La vite rappresenta indubbiamente la parte dell’impianto che è più esposta alla frattura per via del suo ridotto diametro rispetto a quello dell’impianto o dell’abutment. Ciò da una parte rappresenta un meccanismo di sicurezza per salvaguardare le altre componenti dell’impianto e il tessuto di supporto; oggi infatti si tendono a disegnare gli impianti in modo tale da rendere la vite la parte più fragile di tutto il sistema perché rappresenta la componente più facilmente sostituibile senza eccessivo aggravio di tempi e costi, ma spesso succede il contrario parte di vite spezzata rimane avvitata all’impianto con conseguente estrazione di esso.